Incontrando i ragazzi e le ragazze adolescenti, mi rendo conto di quanto loro siano il termometro dei cambiamenti in atto nella nostra società. Questo rende estremamente difficile per gli adulti affrontare con loro alcune tematiche che si riflettono inevitabilmente su di se e sui propri lati d’ombra.

Nonostante sia importante individuare alcune caratteristiche peculiari degli adolescenti come “gruppo”, non si può prescindere dall’individualità propria di ognuno e si devono leggere con una buona dose di autoconsapevolezza i manuali che portano con sé l’idea di preziose “istruzioni per l’uso”.

Gli adulti, siano essi genitori, insegnanti o educatori, alle volte vivono con ansia e incertezza il non avere punti di riferimento chiari all’interno di relazioni non facili e in rapido mutamento e per questo analisi, studi o approfondimenti, sono importanti e preziosi spunti di riflessione e di confronto.

Ma alle volte non basta, può succedere che l’ansia di intervenire, di fare qualcosa, di risolvere problemi, sottragga energia all’ascolto paziente ed accogliente, capace di creare un luogo e un tempo in cui ragazzi e ragazze si possano liberamente esprimere con tutte le loro ricchezze, fragilità e contraddizioni.

Nel mio lavoro con gli adolescenti cerco di creare questo spazio e dedico molta attenzione alle dinamiche esistenti tra i giovani e i loro genitori cercando di riaprire importanti canali di comunicazione che hanno bisogno di logiche nuove e sguardi d’anima.